La POPaganda di Obey

La POPaganda di Obey, artista e illustratore statunitense, è sempre motivo di grande interesse e discussione. E’ uno dei più importanti esponenti dell’arte di strada. Scoprite con noi questo fenomenale artista!

Gli esordi con Andre The Giant Has A Posse

Obey, all’anagrafe Frank Shepard Fairey, è figlio di un medico e di un agente immobiliare. Cresce nella Carolina del Sud e completa gli studi artistici all’Accademia dell’arte. Il successo arriva grazie all’ideazione e alla realizzazione del primo adesivo dell’artista, intitolato ”Andre The Giant Has A Posse”. Questo adesivo è il primo esempio della POPaganda di Obey ed è apparso sui muri di Providence, prima, e sui muri delle principali città americane, dopo.

Uno sticker semplice, in bianco e nero, che raffigura il volto del wrestler Andrè Renè Roussimoff, conosciuto appunto come Andre The Giant. Il termine ”posse” è rappresentativo della cultura hip-hop, indica il proprio gruppo di appartenenza. E’ proprio grazie alle posse degli skater della città che questo tentativo di sticker art è diventato un vero e proprio fenomeno.

La POPaganda di Obey: Hope

Obey viene ricordato anche per il manifesto ”Hope”, raffigurante il volto di Barack Obama stilizzato, icona della sua campagna elettorale, che gli valse la vittoria alle elezioni presidenziali. Il rosso, il beige e il blu richiamano i colori della bandiera statunitense, dando all’opera grande forza patriottica. Tuttavia, l’opera riscosse molto scalpore nel mondo della comunicazione; incorse nell’appropriazione indebita di fonti. La foto utilizzata da Fairey si scoprì essere del fotografo Mannie Garcia, membro della National Press Photographers Association, che vieta appunto il coinvolgimento politico delle foto dei propri membri. Obey ammise l’appropriazione indebita, ma dichiarò di aver modificato lo scatto di Garcia, alterandone la fisionomia del viso e i tratti cromatici, facendoli diventare fumettistici. Nonostante ciò, l’artista ottenne i ringraziamenti di Obama stesso attraverso una lettera: ”Ho il privilegio di essere parte della tua opera d’arte e sono orgoglioso di avere il tuo sostegno”.

3 decades of dissent

L’audace artista si trova in Italia, presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, con il suo progetto espositivo “3 decades of dissent”. Il progetto è curato dallo stesso Fairey, Claudio Crescentini, Federica Pirani e la Wunderkammern Gallery. La mostra si potrà visitare dal 17 settembre al 22 novembre 2020 e si può entrare gratuitamente con la MIC card. Trenta opere inedite attraverso le quali l’artista ripercorre le sue personali proteste contro la violenza razziale, la difesa della dignità umana e la salvaguardia dell’ambiente. La mostra ha il sostegno di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la Galleria Wunderkammern. È disponibile anche un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, con testi di Maria Vittoria Marini Clarelli, Claudio Crescentini, Federica Pirani, Arianna Angelelli insieme a Daniela Vasta e galleria Wunderkammern. L’iniziativa fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali promosso da Roma Capitale.

Siamo sicuri che apprezzerete anche voi la POPaganda di Obey: con opere semplici ma di grande impatto, riesce a fare colpo sugli spettatori, che ne rimangono ammaliati e colpiti allo stesso tempo.

Se siete curiosi di conoscere altri esponenti della POPaganda, vi proponiamo un articolo su Ron English, street artist statunitense che ha collaborato insieme ad Obey alla realizzazione dell’opera con protagonista Obama.

Anche voi appassionati di street art? Seguite la nostra mappa dei murales, costantemente aggiornata e sempre disponibile.

Mostrami, e il suo collettivo composto da oltre 1300 artisti, vi propone il servizio di murales su commissione attraverso cui potrete avere un’opera realizzata appositamente per voi. Sosteniamo insieme il valore sociale dell’arte dei murales!

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